Attivazioni e rimborsi

Il volontariato presta la propria opera, in situazioni di emergenza, secondo quanto previsto nella pianificazione di protezione civile e su richiesta dell’autorità amministrativa di protezione civile competente.

A livello locale, secondo il principio di sussidiarietà e come previsto nell’Allegato A della DGR 35-7149/2014, il Sindaco attiva prioritariamente il volontariato organizzato presente sul territorio (gruppo comunale e/o organizzazioni di volontariato convenzionate); in caso di ulteriori esigenze richiede l’attivazione di altre forze del volontariato organizzato alla Regione Piemonte. La Regione, su propria valutazione e con riferimento a situazioni di emergenza previste o in atto, può comunque disporne direttamente l’attivazione.

Ai volontari impiegati in attività di soccorso ed assistenza, anche su richiesta del Sindaco o di altre autorità amministrative di protezione civile, vengono garantiti ai sensi degli articoli 39 e 40 del D.Lgs. 1/2018, mediante autorizzazione della Regione / Dipartimento della protezione civile, relativamente al periodo di effettivo impiego che il datore di lavoro è tenuto a consentire:

1. il mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato;
2. il mantenimento del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro pubblico o privato.

Ai datori di lavoro pubblici o privati che ne facciano richiesta viene rimborsato l'equivalente degli emolumenti versati al lavoratore legittimamente impegnato come volontario mentre ai volontari lavoratori autonomi è corrisposto il rimborso per il mancato guadagno giornaliero. Possono inoltre essere ammesse a rimborso le spese sostenute dalle organizzazioni di volontariato per le attività di protezione civile autorizzate.

Le modalità e le procedure per la presentazione delle istanze di rimborso sono state definite con Direttiva PCM 24 febbraio 2020.