Allertamento e monitoraggio
Il Sistema di allertamento, statale e regionale, di protezione civile (previsto dall'art. 2 del Decreto Legislativo n. 1/2018) è costituito dall'insieme delle procedure e attività che, ove e quando possibile, sulla base di previsioni probabilistiche, del monitoraggio di parametri ambientali che possono essere connessi con un evento o con suoi possibili effetti, nonché della sorveglianza di fenomeni d'interesse di protezione civile, ha lo scopo di attivare il Servizio nazionale della protezione civile ai diversi livelli territoriali. L’attivazione a seguito dell’allertamento avviene tramite l’attuazione di Fasi Operative dei piani di protezione civile.
Il funzionamento del Sistema di allertamento è assicurato dalla Rete dei Centri Funzionali (istituiti dal Dipartimento della Protezione Civile e dalle Regioni / Province Autonome) che giornalmente elaborano previsioni meteo di protezione civile e valutano i fenomeni che possono determinare situazioni di pericolo per la popolazione e danni sul territorio.
Tale sistema si articola in due fasi: una fase di previsione (che ha lo scopo di valutare, quando e dove possibile, la situazione attesa, nonché gli effetti che tale situazione può determinare) ed una fase di monitoraggio e sorveglianza (che ha lo scopo di osservare e seguire, quando e dove possibile, l’evoluzione della situazione in atto e i potenziali impatti sul territorio).
Le attività di allertamento risentono di limiti correlati all'incertezza connessa ai fenomeni naturali, alla conoscenza scientifica imperfetta, alle capacità tecnologiche disponibili e a vincoli derivanti dalla disponibilità delle risorse umane, strumentali e finanziarie, nonché dalle circostanze in cui le attività di valutazione e decisionali si concretizzano, sovente in contesti di urgenza ed emergenza che richiedono decisioni immediate. È inoltre necessario tenere conto che il Sistema di allertamento di protezione civile (e il Sistema di allarme pubblico IT-Alert) non sono salvifici in sé, ma sono finalizzati, in ragione di un determinato probabile evento, ad attivare a livello territoriale e individuare una più specifica azione di protezione e tutela della collettività e del singolo, nel più generale contesto della pianificazione di protezione civile e di una condotta personale di consapevolezza dei rischi e di adozione costante di misure di prevenzione, autoprotezione e salvaguardia.
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 – Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile e s.m.i +++ Circolare DPC n. 7117 del 10 febbraio 2016 – Indicazioni operative recanti “Metodi e criteri per l’omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile” +++ Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 agosto 2019 – Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale e per la pianificazione di protezione civile territoriale nell’ambito del rischio valanghe +++ Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 ottobre 2020 modificata con Direttiva 7 febbraio 2023 – Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT – Alert
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